Formazione e lavoro, perchè devono andare di pari passo

Pubblicato il 23 Set 2016

formazione e lavoro

Formarsi per non fermarsi, dice Claudio Biestro in questa nostra video intervista. Il Direttore Generale del Personale di Engineering, una delle più grandi società italiane dell’IT, ci spiega perchè  formazione e lavoro sono un binomio indissolubile, quali possibilità di carriera offre la società, perchè si investe nella formazione continua e quali sono le raccomandazioni che i giovani devono tener presenti quando si affacciano la mondo del lavoro.

Il futuro è oggi - Formarsi per non fermarsi

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Oltre 8400 dipendenti in 40 sedi, di cui 30 in Italia, circa 1000 assunzioni nello scorso anno, sono numeri che fanno di Engineering una delle società tecnologiche italiane più grandi, più internazionali e con maggiori opportunità di assunzione e di carriera. Sopratutto per i neolaureati provenienti da facoltà ingegneristiche, da facoltà di Matematica, Statistica, Fisica.

Una certezza, all’interno di Engineering, quella dell’attenzione alla formazione continua dei propri dipendenti, perchè fa parte delle strategie di crescita della società: nel mondo digitale, in cui le tecnologie e le soluzioni informatiche si evolvono quotidianamente, a livello di business chi si ferma è perduto. Invece, bisogna non solo stare al passo con i tempi, ma addirittura anticiparli e anticipare i bisogni e le richieste dei clienti.

Con questo approccio, la società riesce a essere una realtà in continua crescita, che anche attraverso 6 laboratori in cui lavorano 300 ricercatori, 30 milioni di euro annui investiti in ricerca e sviluppo,  e la Scuola di Alta Formazione IT Enrico della Valle, aiuta i giovani talenti dell’IT del nostro Paese, che sono sempre in numero inferiore a quanto le aziende richiederebbero, a trovare un percorso professionale stimolante e gratificante.

Ecco i takeaways #lavorareoggi che Claudio Biestro offre alla nostra community di lettori:

  • Scegliere un posto di lavoro che garantisca l’accrescimento della propria professionalità e istruzione lavorativa
  • Essere umili: anche se si esce dall’Università con 110 e lode, a volte si arriva in azienda e ci si confronta con un semplice diplomato che però ha esperienza e ci può insegnare davvero molto.
  • Non aver paura di mettersi in gioco
  • Avere la capacità di assorbire le nozioni tecniche, ma anche professionali e umane, da chi ha maggiore esperienza di noi

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