AIESEC è la più grande organizzazione di studenti al mondo (18-30 anni), presente anche in Italia. Nato nel 1948 con l’obiettivo di sviluppare una leadership giovanile imprenditoriale e responsabile, AIESEC è costantemente cresciuto nel tempo ed è oggi presente in 126 Paesi e territori. Con i suoi 70000 volontari si impegna a creare opportunità di volontariato/professionali per portare un contributo concreto. AIESEC collabora con l’ONU attraverso i suoi progetti per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030: i Sustainable Development Goals.
Si terrà il prossimo maggio ma le iscrizioni sono già sold-out: parliamo di PolimiRun, una corsa divisa in gara competitiva e gara non competitiva che si svolge su 10 km di percorso milanese e ha l’obiettivo non solo di essere un coinvolgente momento di aggregazione, ma anche di connubio tra Università e sport. E il ricavato delle iscrizioni sarà destinato alle borse di studio per studenti meritevoli. Pettorale per 12mila partecipanti, il più grande evento sportivo universitario italiano.
Oramai si contano le ore che ci separano dal fatidico 4 marzo, giorno in cui i cittadini italiani saranno chiamati a eleggere il nuovo parlamento. In questo periodo di campagna politica, così gridata e frastornante, in cui alcuni casi anche estrema come gli scontri avvenute in alcune piazze italiane hanno mostrato, non è stato facile farsi un’idea precisa delle diverse proposte dei vari partiti. Proviamo a ricapitolare un po’ di cose importanti sui programmi dei partiti in queste elezioni 2018.
Da un sondaggio internazionale di Sodexo, condotto tra 4.000 studenti universitari in tutto il mondo emerge che gli studenti italiani non sono particolarmente soddisfatti della loro vita sociale e universitaria. Ritengono gli Atenei in cui studiano vecchi e costosi, e che non diano una preparazione adeguata per il mondo del lavoro. Ma soprattutto, sembra che gli studenti siano molto stressati per l’eccessivo carico di lavoro che non riescono a bilanciare con altri aspetti della loro vita.
Tra le difficoltà degli studenti universitari c’è quella del bilanciamento tra il tempo da dedicare allo studio e il tempo da dedicare ad altro. Badate, dedicare tempo ad altro non è un optional, bisogna farlo, per tante ragioni che andiamo ad illustrare e che ti permetteranno di essere anche più produttivo e migliorare le tue competenze, le tue attitudini ed esperienze complessivamente. Il percorso universitario non è solo istruzione, è anche percorso di vita.
L’Italia è una destinazione sempre più popolare tra gli studenti stranieri. Lo sostiene Uniplaces, piattaforma online per la ricerca di sistemazioni per studenti, che ha realizzato un’analisi dei propri dati constatando un aumento degli studenti internazionali nel nostro Paese, dove sono oggi presenti oltre 100 diverse nazionalità. E non si tratta di presenze per corsi estivi o Erasmus: parliamo di iscritti a corsi di laurea triennale o specialistica. E questo nonostante il processo di internazionalizzazione degli Atenei italiani non sia del tutto lineare, come il recente caso sullo stop ai corsi in inglese al Politecnico di Milano ha mostrato.
Capita più o meno a tutti: il primo anno di università può essere dura e si corre il rischio di sentirsi completamente ‘persi’: il nuovo ambiente, una facoltà che non è quella che ci aspettavamo, un compagno di camera che non sopportiamo, la difficoltà di organizzare in totale autonomia il proprio lavoro di studio o le proprie risorse economiche, sentirsi soli, sono tutte difficoltà che si presentano anche tutte insieme e che possono indurti a fare marcia indietro. Non sei l’unico, è una situazione che condividono molti. Prima di mollare, leggi i nostri consigli.
Studiare costa: la fatica sui libri è quella di sempre, ma il peso economico cresce, specialmente se si vuole studiare al Nord. Secondo un’indagine di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 350 agenzie, il costo medio dei posti letto nelle città universitarie italiane è di 234 euro ed cresciuto nell’ultimo anno del 4%, specie le stanze singole (+5%). Impennata del costo dei posti letto a Genova (+29%) e incrementi a 2 cifre anche Bologna e Torino (+11% ciascuna). Cali più significativi si sono registrati a Catania (-17%), Perugia (-11%), Palermo (-10%) e anche a Roma (-10%).