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Riscatto della laurea agevolato: come funziona e novità del 2025



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Con il riscatto della laurea agevolato puoi trasformare il tempo dedicato agli studi in contributi utili per andare in pensione prima e con un assegno più alto. Vediamo in cosa consiste, come richiederlo e se (e quando) conviene davvero

Pubblicato il 7 mar 2025



Riscatto della laurea agevolato

Certo, forse pensare già al riscatto della laurea mentre si sta ancora studiando o scrivendo la tesi, che sancisce la conclusione del percorso accademico, può sembrare un po’ un paradosso. Eppure, sapere come funziona e soprattutto essere a conoscenza del fatto che c’è un modo “agevolato” per riscattare gli anni passati sui libri, tra esami, prove e lavori di gruppo, di sicuro può tornare utile. Mettiamola così: investire nel proprio futuro pensionistico sin dai primi anni di carriera può fare la differenza nel garantire una maggiore sicurezza economica negli anni a venire.

La buona notizia è che con il riscatto della laurea agevolato puoi trasformare il tempo dedicato agli studi in contributi utili per andare in pensione prima e con un assegno più alto.

Ma vediamo come funziona, le novità del 2025 e se conviene davvero.

Cos’è il riscatto della laurea agevolato

Il riscatto della laurea permette di convertire gli anni di studio universitario in anni contributivi validi ai fini pensionistici. Questo significa che il periodo dedicato al conseguimento del titolo di studio può essere conteggiato nel calcolo della pensione, proprio come se fosse stato periodo lavorativo.

Esistono due tipologie principali di riscatto:

  1. Riscatto ordinario: Il costo è calcolato in base alla retribuzione percepita nei 12 mesi precedenti la domanda e all’aliquota contributiva applicabile.
  2. Riscatto agevolato: Prevede un onere fisso per ogni anno di studio da riscattare, indipendentemente dal reddito dell’interessato.

Riscatto della laurea agevolato: le novità del 2025

In pratica, nel 2025, il riscatto della laurea agevolato ha subito un aggiornamento nei costi. L’importo annuale da versare è stato rivalutato per tenere conto dell’inflazione, passando da 6.077 euro a 6.123 euro per ogni anno di corso da riscattare. Questo incremento di 46 euro per anno comporta, ad esempio, un aumento totale di 230 euro per un corso di laurea quinquennale.

È importante sottolineare che, nonostante l’aumento dei costi, la logica e le modalità di accesso al riscatto agevolato rimangono invariate. Pertanto, i laureati possono ancora beneficiare di questa opportunità per valorizzare gli anni di studio ai fini pensionistici.

Requisiti per accedere al riscatto della laurea agevolato

Ecco le condizioni per accedere al riscatto della laurea agevolato:

  • Avere un titolo di studio universitario (laurea triennale, magistrale, specializzazione, dottorato, ecc.) ottenuto in un’università italiana o estera riconosciuta in Italia.
  • Avere periodi di studio riscattabili che rientrano nel sistema contributivo (dal 1° gennaio 1996 in poi). Il riscatto agevolato non è valido per i periodi precedenti a questa data, per i quali è possibile solo il riscatto ordinario.
  • Non essere già iscritti a un’altra forma di previdenza obbligatoria (come INPS o casse previdenziali) al momento della domanda, perché i contributi non possono sovrapporsi. Il riscatto è invece sempre possibile per chi non è iscritto ad alcuna previdenza o non sta lavorando.

Quando conviene il riscatto della laurea agevolato

Valutare la convenienza del riscatto della laurea agevolato dipende da vari fattori, tra cui l’età di inizio dell’attività lavorativa, gli obiettivi pensionistici e la situazione contributiva individuale.

Ecco, però, alcune considerazioni chiave che possono aiutare a capire se conviene o no:

  • Anticipo dell’età pensionabile: se hai iniziato a lavorare in giovane età, riscattare gli anni di laurea può consentirti di raggiungere prima i requisiti contributivi necessari per la pensione anticipata.
  • Incremento dell’assegno pensionistico: il riscatto può aumentare l’importo della pensione futura, poiché aggiunge anni contributivi al tuo montante previdenziale.
  • Valutazione del reddito attuale: per chi ha un reddito annuo superiore a 18mila euro, il riscatto agevolato potrebbe risultare più conveniente rispetto a quello ordinario.
  • Pianificazione a lungo termine: ma attenzione, se sei all’inizio della carriera, considerare il riscatto della laurea può essere una strategia efficace per costruire una solida base previdenziale.

Come richiederlo

Si possono riscattare solo gli anni previsti dalla durata ufficiale del corso di studi. Questo significa che chi è andato fuori corso può riscattare solo gli anni stabiliti per il proprio percorso universitario, escludendo quelli extra, anche se è rimasto iscritto fino alla laurea.

La domanda di riscatto può essere presentata all’INPS attraverso il servizio online dedicato. È necessario essere in possesso delle credenziali di accesso (SPID, CIE o CNS) e fornire la documentazione relativa al titolo di studio conseguito. L’onere può essere versato in un’unica soluzione o rateizzato fino a un massimo di 120 rate mensili senza interessi.

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