Tanti lavori scompariranno e altrettanti ne nasceranno: mai come in questo momento il mercato lavorativo è stato in fermento e ha vissuto cambiamenti. Ogni rivoluzione industriale ha portato novità in ambito lavorativo, ma nessuna è paragonabile a quella che stiamo vivendo oggi, la quarta rivoluzione industriale. La società di consulenza Cognizant ha realizzato una bellissima guida ai 21 lavori del futuro, lavori che ancora non esistono, ma secondo la società hanno molta probabilità di diventare una realtà entro i prossimi dieci anni. Hanno nomi fantasiosi, ma non farti ingannare, non sono affatto ‘campati per aria’.
Tra i nuovi lavori che stanno emergendo, eccone uno particolarmente adatto a tutti i laureati nelle discipline STEM, il traduttore tecnologico. Ma cosa significa esattamente ‘traduttore tecnologico’? Di cosa si occupa e quali sono i suoi sbocchi professionali? E’ una figura nuova e come tale dai contorni abbastanza sfumati, ma cercheremo di capirlo meglio con lo Sportello Matematico per l’Innovazione e le Imprese, che sta organizzando il primo corso gratuito per formare questa figura professionale.
Va da sè, nell’industria 4.0 anche l’operaio diventa 4.0. La trasformazione del lavoro nell’era della digitalizzazione impone nuove figure professionali che prima non esistevano, e fa evolvere i lavori già esistenti, sia libere professioni , sia il più diffuso lavoro nel mondo (fino a oggi), quello dell’operaio, anche detto ‘colletto blu’. I blu collar con l’arrivo dell’automazione industriale esisteranno ancora? si trasformeranno? Vediamo quali sono le previsioni di esperti e osservatori, chi è e quali sono le competenze richieste all’operaio 4.0.
E’ uno dei lavori del futuro e dell’industria 4.0, un lavoro affascinante. L’ingegnere dei robot, o robots engineer, si occupa della progettazione, realizzazione e test di macchine robotiche. In realtà non è una professione del tutto nuova, ma è certamente attuale il boom che questo tipo di figura professionale, multidisciplinare e certamente sempre animata da grande passione e inventiva, sta vivendo e avrà sempre più nei prossimi anni.
Il manager dell’innovazione, o innovation manager, è una delle nuove professioni che stanno emergendo con forza e che le aziende medio-grandi sempre più introducono. Ma di cosa si occupa questa figura manageriale? Come abbiamo già raccontato in questo articolo, l’Innovation Manager ha il compito di traghettare l’impresa in cui lavora verso un modello innovativo di business, incentrato sulla digitalizzazione. Il suo ruolo non implica solo una semplificazione dei processi aziendali, ma una vera e propria analisi dei cambiamenti necessari per una nuova cultura aziendale, dallo scouting di partner per l’innovazione all’introduzione del metodo lean thinking.
I dati sono il nuovo petrolio, si sente spesso dire: certamente per le organizzazioni aziendali è uno dei pilastri della trasformazione digitale, saper utilizzare i dati significa per le organizzazione migliorare i propri prodotti e servizi, generare più business, soddisfare i propri clienti, ridurre i costi, in sintesi essere un’azienda migliore. L’unico ostacolo di ogni azienda per essere data-driven è avere nel proprio staff le competenze adeguate, tutti quei professionisti digitali che a vario titolo si occupano di dati e di cui c’è molta richiesta e poca disponibilità. Quali sono i principali lavori in ambito big data? Eccone sette.
Se il settore aumobilistico ti affascina, devi sapere che anche in questo ambito il digitale avanza non solo a bordo dell’auto, ma nelle professioni legate di questa filiera industriale, che va dalla fabbrica fino alla vendita. Sotto il profilo produttivo la trasformazione digitale ha portato a ripensare i processi produttivi e i modelli di auto (si pensi aindustria 4.0, all’auto connessa, al car design, all’auto elettrica), ma anche il settore vendite sta cambiando e ‘inventa’ nuove figure professionali. Il concessionario non è più quello di una volta, ma il digital non sta sopprimendo posti di lavoro, anzi.
Mondo, azienda specializzata nel recruiting professionale, ha stilato una classifica delle professioni del digital marketing più ricercate ma soprattutto gli ha fatto i conti in tasca: 250mila dollari l’anno, ecco quanto possono guadagnare gli esperti di questo settore (ndr: cifre in dollari). “Stiamo assistendo a un aumento della domanda di professionisti del marketing digitale con comprovata esperienza nell’utilizzo delle applicazioni più richieste, come Salesforce, Eloqua, WordPress, Adobe e altre ancora”, sottolinea Tim Johnson, Ceo di Mondo, “Inoltre, continua la segmentazione dei set di competenze Seo e Sem“.