È arrivato il momento di trovare un impiego? Perché non farlo proprio in una realtà giovane, dinamica e con tanta voglia di crescere e innovare? Dal finance, al food ai servizi di psicologia online: sono queste le dieci migliori startup italiane del 2022

Startup è sinonimo di innovazione, grinta e voglia di trasformare idee giovani e fresche in progetti concreti. Il fattore rischio è sempre da tenere in considerazione ed è per questo che serve coraggio e uno spirito imprenditoriale forte. Ma quali sono le migliori startup italiane a cui pensare di poter mandare un cv?
LinkedIn Top Startup 2022
La risposta viene proprio da LinkedIn, che con l’annuale classifica Top Startups 2022 rivela i nomi delle dieci realtà lavorative emergenti che stanno attirando l’attenzione delle persone. Si tratta, quindi, di un’interessante risorsa per tenere d’occhio quelle startup che stanno facendo dell’innovazione il proprio mantra.
La classifica è stata redatta tenendo in considerazione quattro fattori fondamentali:
- La crescita della forza lavoro di queste aziende;
- L’interesse che tali startup suscitano tra chi è in cerca di impiego;
- Le interazioni degli utenti con le aziende e i loro dipendenti;
- La capacità delle startup di risultare attrattive.
Le dieci startup italiane dove andare a lavorare
Ma quali sono le dieci startup che si sono guadagnate un posto nella classifica di LinkedIn? Vediamole tutte.
1. Unobravo – Servizio di psicologia online
Nata nel 2020, è una piattaforma che conta più di duemila professionisti della consulenza psicologica e che rivoluziona il tradizionale modo di “andare dallo psicologo”. L’efficacia dell’esperienza rimane la stessa, ma l’approccio è tutto nuovo. Inoltre, da quest’anno Unobravo è anche società benefit.
Danila De Stefano, CEO e founder della startup, durante un evento live organizzato da LinkedIn, ha raccontato che l’idea è nata proprio durante una sua esperienza all’estero, dove i costi per una seduta specialistica erano davvero esorbitanti. Com’è possibile che una persona che non si trova nelle condizioni ottimali e ha bisogno di andare dallo psicologo non può farlo? Questa è stata la domanda a partire da cui il progetto ha iniziato a prendere forma. Con la pandemia, Unobravo – come in generale la terapia online – è diventata una risorsa per tutti, e non solo per una fetta ristretta della società. «Quello che ha aiutato Unobravo a registrare una crescita così forte è stato il fatto che le persone hanno iniziato a guardare il digitale con meno scetticismo – ha spiegato Danila -. Questo ha permesso ovviamente anche di creare tanti posti di lavoro per gli psicologi che hanno abbracciato il nostro metodo e il nostro modello di business».
2. Banca AideXa
Operando in un settore completamente differente, Banca AideXa è una fintech che sostiene piccole e medie imprese, così come ditte individuali erogando finanziamenti in modo agile e rapido. Ha chiuso il 2021 registrando ben 3mila clienti e prevede di raddoppiare il suo organico entro la fine del 2022.
3. Starting Finance
Creato nel 2018, Starting Finance è un servizio di educazione finanziaria rivolto agli under 35 che intende formare gli imprenditori di domani attraverso una strategia fondata su tre pilastri:
- informazione
- educazione
- gamification.
4. Scalapay
Sempre nell’ambito del fintech, Scalapay è una startup propone un metodo di pagamento operativo in tutta Europa che consente di acquistare subito e pagare in tre rate mensili senza interessi, non solo online ma anche nei negozi fisici. Nata nel 2019 a Milano, vanta oggi 234 dipendenti.
5. Vedrai
Fondata nel 2020 da un giovane di soli 26 anni, Vedrai è un’azienda che porta avanti l’ambiziosa missione di sviluppare e implementare soluzioni basate sull’intelligenza artificiale che possano supportare il processo decisionale delle PMI. In pochissimo tempo è passata da un organico di 3 a oltre 40 dipendenti con un’età media di 27 anni.
6. Macai
Sappiamo tutti, ormai quanto il quick-commerce si stia diffondendo nel nostro Paese – e sembra essere anche molto apprezzato. Circolano già diversi nomi di realtà che in Italia operano in questo settore, ma Macai sembra fare meglio degli altri. Un supermercato completamente digitale che assicura la consegna a domicilio in soli 30 minuti.
7. Poke House
Diciamoci la verità, chi non ha mai assaggiato una poke di Poke House? Millionaire l’ha definita “una scommessa di successo”, la startup che dal 2018 reinterpreta il tipico piatto della cucina hawaiana in chiave californiana.
8. Casavo
Fondata a Milano nel 2017, Casavo si pone come obiettivo semplificare il settore immobiliare grazie a una piattaforma e a tecnologie proprietarie di instant buying.
9. Mirta
È uno showroom digitale al centro di un ecosistema del lusso, connettendo i brand locali italiani alle audience internazionali. Per il 2022, l’obiettivo della startup è quello di coinvolgere 2.500 brand nella sua nuova piattaforma B2B Mirta, mettendoli in contatto con boutique di piccole e medie dimensioni.
10. WeSchool
La startup propone un modello collaborativo e accessibile per la creazione e la gestione delle lezioni a distanza attraverso una piattaforma web. È stata l’unica Made in Italy delle tre piattaforme consigliate dal Ministero dell’Istruzione durante il lockdown, insieme a quelle di Google e Microsoft.
«L’edizione 2022 della classifica Top Startups Italia riflette alcune delle sfide economiche e sociali del momento. In un contesto incerto come quello attuale, tra le aziende che si distinguono ce ne sono alcune che hanno saputo dare risposte efficaci a temi legati, ad esempio, al benessere psicologico o all’intelligenza artificiale – ha commentato Michele Pierri, Managing News Editor di LinkedIn Notizie Italia -. Sembrano, inoltre, proseguire e consolidarsi alcune trasformazioni ulteriormente accelerate durante la pandemia, come dimostrano la rinnovata presenza dell’eCommerce e soprattutto del fintech, che resta uno dei trend principali dell’ecosistema tech a livello globale».