È fresca di pubblicazione la classifica Best Workplaces Europa 2022, la ventesima edizione dell’iniziativa di Great Place to Work che ogni anno segnala le 150 migliori aziende in cui lavorare nel vecchio. Il primo posto va al Regno Unito con il 9% delle aziende premiate nel ranking. L’argento è dell’Italia con il 7%, due punti più di Germania e Spagna.
I fattori per valutare un ambiente di lavoro
Ma quali sono i fattori che rendono un ambiente di lavoro migliore di un altro? «Meritocrazia, imparzialità, una paga equa e la possibilità di partecipare ai profitti delle organizzazioni sono oggi gli elementi che differenziano queste imprese rispetto a tutte le altre», afferma Zollo.
Il principale indicatore preso in considerazione è il Trust Index (indice di fiducia). In particolare sono state messe a confronto le categorie in cui le organizzazioni europee hanno ottenuto, in media, un dato superiore rispetto a quelle premiate nelle varie classifiche nazionali dei Best Workplaces, come rispetto (+11%), credibilità (+10%), equità (+9%), orgoglio (+9%) e coesione (+8%). Sono stati presi in considerazione anche i benefit ottenuti dai collaboratori che risultano superiori di 19 punti (82% contro 63%), il benessere dei dipendenti (59% contro 42%), la sensazione di ricevere una parte equa dei profitti aziendali (74% contro 57%), il coinvolgimento dei collaboratori nelle decisioni che riguardano le loro mansioni o il loro lavoro (83% contro 69%), il sostegno alla sperimentazione di nuove strategie lavorative (87% contro 73%) e le opportunità di formazione professionale (85% contro 71%).
In cima chi si prende cura del benessere delle persone
Da qualche anno si dà sempre più importanza alla salute mentale, mettendo in discussione anche il tradizionale rapporto con il lavoro. Secondo una ricerca di Gallup, infatti, chi ama quello che fa ha il doppio delle probabilità di essere felice rispetto a chi ha un lavoro che non gli piace, ma solo il 20% delle persone è attualmente soddisfatto. Questo, unito alla mentalità YOLO (You Ony Live Once), esacerbata dalla pandemia, ha portato al fenomeno della Great Resignation per cui molte persone si sono licenziate senza avere un piano B, e al più moderato Great Reshuffle, per cui molto persone hanno lasciato il posto di lavoro per un altro.
Di conseguenza, un buon ambiente di lavoro è sempre più importante, per le persone, ma anche per le aziende che possono così ridurre il turnover (e di conseguenza anche i costi di formazione delle nuove risorse), evitare situazioni di burnout e avere dipendenti più ingaggiati, disponibili quindi a dare di più con convinzione. «Livelli elevati di rispetto, equità e benessere contribuiscono a creare una cultura di lavoro ad elevata fiducia nella quale il 90% dei dipendenti dei Best Workplaces in Europe 2022 raccomanderebbe vivamente il proprio datore di lavoro ad amici e parenti e, nella stessa percentuale, ritengono che i colleghi con cui lavorano siano disposti a dare di più per portare a termine il proprio lavoro» spiega Alessandro Zollo, Amministratore Delegato di Great Place to Work Italia.
Best Workplaces 2022: le migliori aziende dove lavorare in Europa
La ricerca è stata condotta su 800mila collaboratori, un campione che rappresenta bene le persone impiegate in Europa (1,4 milioni) in oltre 3.000 imprese attive in 21 Paesi.
Il 31% delle aziende in classifica è attivo nell’ambito IT (Information Technology), seguono i servizi professionali (15%) e i servizi finanziari e assicurativi (11%).
Il ranking è stato suddiviso in 4 categorie in base al numero di collaboratori e alla presenza in più Paesi: Multinational Companies (aziende operanti in tre o più paesi del mondo e con più di 1.000 dipendenti), Large Companies (più di 500 dipendenti), Medium Companies (tra 50 e 499 persone), Small Companies (numero di collaboratori compreso tra 10 e 49).
Qui le migliori aziende europee per categoria.
- Multinational Companies: il primo posto va a DHL Express (logistica e trasporti). Seguono AbbVie (biotecnologie e prodotti farmaceutici) e Hilton (ospitalità, hotel e resort).
- Large Companies: l’oro va a Turkcell Global Bilgi, azienda turca operante nel settore delle telecomunicazioni, l’argento alla polacca Sii Polska (Information Technology) e il bronzo alla svizzera Vebego AG(servizi professionali)
- Medium Companies : in testa c’è la svizzera UMB AG (Information Technology) seguita dall’azienda cipriota XM (servizi finanziari e assicurazioni) e dalla belga Easi (Information Technology
- Small Companies: trionfa l’irlandese Global (media) davanti alla turca Latro Kimya (manifatturiero e produzione) e alla greca NetSteps (servizi professionali).
Best Workplaces 2022: le migliori aziende dove lavorare in Italia
Ecco le aziende italiane che si sono classificate.
- Multinational Companies: Chiesi Group, impresa attiva nel settore biotecnologie e prodotti farmaceutici al 12esimo posto
- Large Companies: Illimity, gruppo bancario ad alto tasso tecnologico, in 13esima posizione
- Medium Companies: Bending Spoons (Information Technology, Software) alla 6 posizione, Sidea Group Srl (Information Technology, consulenza IT) alla 15 e Webranking (media, Servizi internet online) alla 42
- Small Companies: Fluentify (corsi di lingue per aziende) al 17esimo posto e Nebulab Srl (consulenza in ambito eCommerce) al 21esimo.
Nonostante i dati della ricerca siano incoraggianti, soprattutto per noi italiani, secondo lo “State of the Global Workplace: 2022 Report” di Gallup, l’Europa non spicca per benessere dei dipendenti. Infatti, dalla ricerca emerge che solo il 14% dei dipendenti europei si sente coinvolto dal suo lavoro, rispetto al 21% della media mondiale e al 33% dei Paesi in testa alla classifica, U.S.A. e Canada. Tuttavia, la questione sembra riguardare solo l’ambito lavorativo perché, secondo il “World Happiness Report 2022” dello stesso analista, i primi 8 Paesi più felici sono europei (attenzione però, l’Italia si trova al 31esimo posto). C’è da pensare che questa felicità riguardi solo l’ambito extralavorativo.