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    Home » Formazione » Nuove Competenze » Videomaker: le regole d’oro per girare un buon video
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    Videomaker: le regole d’oro per girare un buon video

    3 Ottobre 2017
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    1895, probabilmente uno degli anni più disruptive della storia contemporanea: Parigi assisteva alla nascita delle prime proiezioni di pellicole cinematografiche grazie ai fratelli Lumière. Inizialmente in forma privata e, successivamente, aperte a spettatori paganti, ecco che i primi film sdoganarono al grande pubblico l’universo delle “immagini in movimento”. E in oltre 120 anni queste immagini in movimento ne hanno fatta di strada: al giorno d’oggi, la possibilità di girare un video o un cortometraggio è praticamente alla portata di tutti.

    Gran parte del merito deriva dalle tecnologie sempre più evolute (e compatte) che ci permettono di riprendere in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, partendo, per esempio, da un semplice smartphone. Questo però non significa che basti un strumento all’avanguardia tra le mani per poter girare un buon video (o, per i più ambiziosi, un cortometraggio o addirittura un film).

    Videomaker è una parola che sentiamo pronunciare sempre più spesso, a volte anche a sproposito, con i social network che ci permettono di raggiungere fette di pubblico insperate fino a qualche anno fa, ma di sicuro non basta fare qualche ripresa e caricare il tutto su youtube per essere definito professionista. Anche se non tutti sono interessati a diventare videomaker (o, magari, youtubers!), la domanda da porsi è la seguente: al giorno d’oggi, a cosa può servire imparare a girare un video come si deve? Bhe, per esempio a  sponsorizzare te stesso attraverso una candidatura video per un lavoro, ma anche per creare un video di presentazione utile per mostrare i tuoi progetti a un potenziale cliente, oppure per un qualsiasi momento in cui riterrai che un video possa funzionare più efficacemente per veicolare il tuo messaggio rispetto ad un semplice testo nero su bianco.

    Ovviamente anche su U2B troverai numerose occasioni in cui saper girare un video può tornarti utile, per esempio con le nostre gare: una su tutte? Sicuramente quella di Bricoman (iscrizioni aperte fino al 15 ottobre 2017) in cui potrai esprimere tutta la tua creatività attraverso un video che veicoli il messaggio dell’azienda.

    Ecco dunque qualche suggerimento sotto forma di 6 regole d’oro che ti potranno aiutare a mantenere la retta via nel mondo del videomaking:

     

    1. Non girare il tuo video in un batter d’occhio, prenditi il tempo necessario per fare le cose al meglio

    La calma è la virtù dei forti – Con pazienza, provando e riprovando (e spesso ricominciando da capo) otterrai un lavoro migliore. Non avere fretta di concludere ma, allo stesso tempo, non perdere di vista il tuo obiettivo: ricordati che spesso ti capiterà di dover rispettare delle consegne.

    2. Focus su luci e audio: sono due elementi fondamentali per fare la differenza rispetto agli amatori

    Non sottovalutare questi due aspetti: presta attenzione alle fonti di luce e, se possibile, procurati delle lampade apposite. Nel caso non fosse possibile, cerca di affidarti alla luce naturale o ad un’unica fonte luminosa, la più forte che possiedi. Se la vista è il senso predominante nell’uomo, questo lo conduce spesso a sottovalutare la componente uditiva. Anche l’audio è importantissimo all’interno di un video e trascurarne la qualità rischia di portare a dei risultati alquanto mediocri, anche perché si tratta di uno degli elementi più complicati da correggere in fase di post produzione.

    3. I primissimi secondi devono essere i migliori per catturare l’attenzione facendo si che il tuo video non venga “skippato”

    L’attacco, nel giornalismo, è probabilmente la parte fondamentale di un articolo. Allo stesso modo in un video, i primi secondo devono essere accattivanti e in grado di stimolare lo spettatore. Si tratta del frammento che potenzialmente ogni fruitore vedrà sempre, prima di scegliere se continuare o meno. La parte più difficile è l’equilibrio: devi essere in grado di fornire in un breve lasso di tempo abbastanza informazioni per convincere  lo spettatore che il video può interessargli,  ma non troppe in modo da riuscire a mantenere elevato il livello d’attenzione, invogliandolo a proseguire la visione.

    4. Non dilungarti oltre i 3 minuti

    Negli ultimi anni, la media di lunghezza dei video più virali sul web non supera i 3 minuti: una visione troppo lunga rischia di stancare lo spettatore, specialmente quello dei social network, che è notoriamente alquanto esigente e capriccioso. Al giorno d’oggi tutti vanno di fretta e in pochi possono permettersi di perdere troppo tempo. Un video chiaro, breve e diretto, senza inutili fronzoli (ma che riesca a sviluppare a pieno il proprio messaggio) è la strada giusta.

    5. Studia le migliori pubblicità e videoclip

    Non è ai grandi registi del cinema che devi guardare per trovare ispirazione: certo, qualche richiamo o delle piccole citazioni possono arricchire e tornare utili al tuo lavoro, ma i grandi cineasti (del passato e non) sono grandi proprio perché unici. Non perdere troppo tempo arrovellandoti per imitare un modello di perfezione formale. Piuttosto rifatti alle pubblicità (specialmente quelle sul web) o, piuttosto, ai videoclip musicali: sono produzioni che si avvicinano maggiormente al tuo tipo di lavoro, specialmente per quanto riguarda la durata. Cerca di capire cosa rende un video virale e quali sono gli elementi ricorrenti. Potresti trovare il giusto spunto da cui partire per dar vita (e brio) al tuo lavoro.

    6. Sorprendi il pubblico per invogliarlo a vedere nuovamente il tuo video

    Probabilmente questo è il punto più complicato: non limitare la tua creatività, trova qualcosa che renda unico il tuo video e che invogli i tuoi spettatori a vederlo e rivederlo e, magari, consigliarlo! Ricordati di rispettare i punti precedenti ma senza mettere freno al tuo estro: si tratta di linee guida utili da seguire ma che non devono impedirti di lasciare la tua “impronta” sul tuo lavoro!

    Questi consigli sono prevalentemente di natura concettuale utili nelle fasi preliminari della produzione di un video: a breve pubblicheremo una seconda guida sul videomaking, maggiormente incentrata sugli aspetti tecnici che possa risultarti utile per la creazione materiale del video.

    Per fare tesoro al meglio di queste dritte, perché non dai un’occhiata alla nostra nuova gara? Dai sfogo alla tua creatività girando un video per Bricoman: in palio il montepremi più alto tra quelli visti finora su U2B, ben 3.300 euro!

     

     

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