logo
I NOSTRI SERVIZI
U2B
    Facebook Twitter YouTube LinkedIn
    U2B
    • Formazione
    • Nuove Competenze
    • Ricerca del Lavoro
    • Fare Carriera
    • Imprenditorialità
    Facebook Twitter YouTube LinkedIn
    U2B
    Home » Formazione » Imprenditorialità » Trovare soldi per fare startup dove non te lo aspetti, per esempio da Bono Vox
    trovare soldi per fare startup

    Trovare soldi per fare startup dove non te lo aspetti, per esempio da Bono Vox

    8 Dicembre 2016
    Facebook Twitter LinkedIn Telegram WhatsApp Email

    Chi vuole lanciarsi nell’avvio di un’impresa innovativa ha tra i primi scogli il “fundraising”, cioè trovare soldi per fare startup, capitali che servono per partire e, se le cose vanno, per crescere. I canali di finanziamento delle startup non sono le banche, ma solitamente i business angel e i venture capitalist. L’ultima tendenza è l’emergere di personaggi del mondo dello spettacolo che diventano investitori. Bono Vox e The Edge (U2) hanno appena investito in una startup irlandese che fa biotech.

    Nuritas è una startup biotech irlandese che utilizza l’intelligenza artificiale per la ricerca di trattamenti genetici e biochimici contro il diabete, ha appena ricevuto un investimento di circa 2 milioni di euro da una lista di investitori in cui figurano anche i due leader degli U2 Bono e The Edge.

    bonoLe due rockstar non sono nuove a questo tipo di operazioni, hanno già investito in società come Facebook e Dropbox, per esempio. Bono, in particolare, è a tutti gli effetti un venture capitalist avendo co-fondato il fondo di private equity Elevation Partners, nel quale ha un ruolo attivo nella gestione in qualità di managing director.

     

    Bono e The Edge non sono le uniche celebrity a interessarsi di startup, in US la lista comincia a essere lunga: l’artista hip-hop NAS è tra i più attivi, in compagnia di Robert Downey Jr., Ashton Kutcher, Jessica Alba, Lady Gaga, MC Hammer, Justin Timberlake, Leonardo di Caprio, Madonna, Magic Johnson, Jared Leto, Kobe Bryant.

    Ci sono poi casi come Troy Carter, il talent scout di Lady Gaga e altre star, che si è trasformato con decisione in un venture capitalist, con un proprio fondo che si chiama Cross Culture Ventures che si interessa a investimenti in tech company con impatto culturale.

    O casi come quello di Gwyneth Paltrow, che dopo qualche piccolo investimento si è trasformata in una startupper seriale e di successo, abbandonando almeno per il momento il mondo del cinema.

    Insomma, il mondo delle startup affascina un po’ tutti, e per chi ha capitali da investire si tratta di un sistema molto gratificante per impiegare i propri capitali, perchè permette anche di sostenere vere imprese, spesso  a impatto sociale, guadagnadoci anche in termini di immagine.

    E in Italia? C’è qualche rockstar nostrana che si interessa alle startup?

    Per adesso c’è ne sono alcune che si interessano alle startup in quanto fruitori delle stesse: a cominciare da Fedez che è stato il primo cantante ad abbandonare la Siae per SoundReef (la startup che ha creato una piattaforma alternativa per la gestione dei diritti d’autore), seguito da Gigi D’Alessio e altri.

    “Ho scoperto Soundreef – aveva dichiarato Fedez – perché sono appassionato di startup,  in più si occupa di un contenuto che mi riguarda direttamente. Ho scelto di affidarmi a loro per la raccolta dei miei diritti d’autore perché voglio sostenere chi fa della trasparenza e della meritocrazia un valore fondante”.

    Non escluso, quindi, che sarà proprio Fedez a essere la prima celebrity italiana a rompere il ghiaccio e investire in giovani imprese.

    Nel nostro Paese è piuttosto il mondo imprenditoriale, fatto spesso da quelle grandi famiglie che hanno tradizione e capitali, che mostra segnali di avvicinamento, finalmente, al mondo delle giovani imprese innovative: la Fondazione Marzotto con il suo annuale Premio per startup, il più importante d’Italia; le famiglie Dossi e Colombo (Sapio) che hanno acquisito Pazienti.it; Alberto Fontana, terza generazione di Gruppo Fontana che ha investito in diverse startup con l’idea di modernizzare l’azienda; c’è Angelo Moratti dell’omonima famiglia.

    Ma ci sono anche il gruppo Zucchetti (una delle prime e più importanti aziende software italiane) che ha già fatto diverse acquisizioni; ci sono distretti della più antica manifattura italiana che uniscono le forze a sostengno di una startup, come nel caso Lanieri (abiti su misura online) in cui un gruppo di imprenditori dei lanifici biellesi ha fatto da vc e da partner; ci sono società come la Omet di Lecco (che costruisce macchine per la stampa), che ha recentemente investito in una startup che si chiama Ribestech che stamperà in pellicola pannelli fotovoltaici basati su nanoparticelle.

    La morale di tutto questo è  che le operazioni di fundraising di una startup devono essere condotte guardandosi intorno a 360 gradi, senza fissarsi sui canali più consueti, ma immaginando anche il coinvolgimento di outsider e di partner che arrivano dal mondo industriale, e su questi ultimi possiamo essere fiduciosi: il Primo Osservatorio sui modelli italiani di Open Innovation e di Corporate Venture Capital indica che in Italia ben 5000 aziende hanno partecipazioni in startup, quindi questo è un segnale che la cultura del nostro Paese si sta evolvendo in una direzione positiva.

    Se vuoi capire meglio come funziona il finanziamento della startup ti consigliamo di leggere:

    Venture capital per principianti in due minuti

     

    Chi è il business angel, come può finanziare la startup, come trovarlo

    Chi è il business angel, come può finanziare la startup, come trovarlo

     

    banche cinema intelligenza artificiale software startup
    Share. Facebook Twitter Telegram WhatsApp LinkedIn Email

    Articoli che potrebbero interessarti

    Business Developer Manager, chi è, cosa fa e come diventarlo

    31 Gennaio 2023

    Curriculum Digitale: 5 tool per crearne uno a prova di recruiter

    17 Gennaio 2023

    Professione Consulente, perché è una carriera molto ambita e come diventarlo

    13 Gennaio 2023

    Iscriviti alla newsletter di University2Business.it

    Vuoi ricevere tutte le settimane le news più importanti, gli approfondimenti e le interviste di University2Business?
    Informativa sulla privacy
    Grazie, abbiamo ricevuto la tua iscrizione

    Business Developer Manager, chi è, cosa fa e come diventarlo

    31 Gennaio 2023

    Brand Specialist, chi è il professionista che crea valore attorno al marchio

    24 Gennaio 2023

    Applicare il metodo Star ai colloqui di lavoro: perché farlo e come usarlo

    19 Gennaio 2023

    Curriculum Digitale: 5 tool per crearne uno a prova di recruiter

    17 Gennaio 2023

    Scrivi qui e premi Invio per avviare la ricerca. Premi Esc per annullare

    close
    logo

    I tuoi contenuti, la tua privacy!

    Su questo sito utilizziamo cookie tecnici necessari alla navigazione e funzionali all’erogazione del servizio. Utilizziamo i cookie anche per fornirti un’esperienza di navigazione sempre migliore, per facilitare le interazioni con le nostre funzionalità social e per consentirti di ricevere comunicazioni di marketing aderenti alle tue abitudini di navigazione e ai tuoi interessi.

    Puoi esprimere il tuo consenso cliccando su ACCETTA TUTTI I COOKIE. Chiudendo questa informativa, continui senza accettare.

    Potrai sempre gestire le tue preferenze accedendo al nostro COOKIE CENTER e ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, visitando la nostra COOKIE POLICY.

    ACCETTA
    PIÙ OPZIONI

    Cookie Center

    ACCETTA TUTTO
    RIFIUTA TUTTO

    Tramite il nostro Cookie Center, l'utente ha la possibilità di selezionare/deselezionare le singole categorie di cookie che sono utilizzate sui siti web.

    Per ottenere maggiori informazioni sui cookie utilizzati, è comunque possibile visitare la nostra COOKIE POLICY.

    ACCETTA TUTTO
    RIFIUTA TUTTO

    COOKIE TECNICI

    Strettamente necessari

    I cookie tecnici sono necessari al funzionamento del sito web perché abilitano funzioni per facilitare la navigazione dell’utente, che per esempio potrà accedere al proprio profilo senza dover eseguire ogni volta il login oppure potrà selezionare la lingua con cui desidera navigare il sito senza doverla impostare ogni volta.

    COOKIE ANALITICI

    I cookie analitici, che possono essere di prima o di terza parte, sono installati per collezionare informazioni sull’uso del sito web. In particolare, sono utili per analizzare statisticamente gli accessi o le visite al sito stesso e per consentire al titolare di migliorarne la struttura, le logiche di navigazione e i contenuti.

    COOKIE DI PROFILAZIONE E SOCIAL PLUGIN

    I cookie di profilazione e i social plugin, che possono essere di prima o di terza parte, servono a tracciare la navigazione dell’utente, analizzare il suo comportamento ai fini marketing e creare profili in merito ai suoi gusti, abitudini, scelte, etc. In questo modo è possibile ad esempio trasmettere messaggi pubblicitari mirati in relazione agli interessi dell’utente ed in linea con le preferenze da questi manifestate nella navigazione online.

    SALVA ED ESCI
    • Logo
    • Seguici Logo
    • About Tags Rss Feed Privacy Cookie Cookie Center
    network-digital-360
    NetworkDigital360 è il più grande network in Italia di testate e portali B2B dedicati ai temi della Trasformazione Digitale e dell’Innovazione Imprenditoriale. Ha la missione di diffondere la cultura digitale e imprenditoriale nelle imprese e pubbliche amministrazioni italiane.
    Indirizzo
    Via Copernico, 38
    Milano - Italia
    CAP 20125
    Contatti
    info@digital360.it

    ICT&Strategy S.r.l. – Gruppo DIGITAL360 - Codice fiscale 05710080960 - P.IVA 05710080960 - © 2023 ICT&Strategy. ALL RIGHTS RESERVED

    Mappa del sito