Da grande voglio fare… l’astronauta. La storia di Alyssa Carson

Se avete un sogno inseguitelo, pianificate e costruitelo. Non importa quanto duro lavoro richieda, la passione e la voglia di fare ricompenseranno ogni sforzo. Ce lo insegna Alyssa Carson, la giovane astronauta che vuole andare su Marte

Pubblicato il 11 Ott 2022

Alyssa Carson

Realizzare i propri sogni si può anzi, si deve. Ad ogni costo, anche se non è un’impresa semplice, anche se la strada è lunga come un viaggio su Marte. Alyssa Carson ci è riuscita o meglio, ci sta lavorando.

«Voglio incoraggiarvi a trovare qualcosa che vi appassiona e a lavorare per raggiungere quell’obiettivo e renderlo concreto. So che quando ero piccola e dicevo che volevo diventare un astronauta e andare su Marte sembrava una grande ispirazione ma poco realistica e realizzabile. Quello che però ho dimostrato nel tempo è che non era così: se si lavora sodo si possono davvero trasformare i sogni in realtà»

A dire queste parole è stata proprio lei, a gran voce, durante il MATE 2022, la maratona digitale dedicata a studenti e aziende del mondo del marketing e della tecnologia.

Ma adesso vi raccontiamo meglio.

Chi è Alyssa Carson

Alyssa Carson ha 21 anni, vive a Baton Rouge ed è una giovane apprendista astronauta che si sta impegnando per diventare una “Future Mars Walker”, ovvero uno dei primi esseri umani a mettere piede su Marte nel 2033, come si legge nella sua bio di Instagram.

Un’aspirazione un po’ troppo ambiziosa? Forse. Ma quando dietro c’è tanta tenacia, determinazione e voglia di rendere concreto ciò in cui si crede, tutto diventa possibile (o un po’ più facile).

Alyssa ha frequentato l’Advanced PoSSUM Academy – un programma per ragazzi delle superiori e dell’università per la ricerca atmosferica e il volo spaziale con equipaggio – ottenendo una certificazione ufficiale che le consentirà di viaggiare nello spazio.

Ho sempre avuto la passione per lo spazio, che per me ha un fascino incredibile. Tante sono state le curiosità a cui avrei voluto trovare una risposta, sin da bambina. All’inizio ho cominciato con il porre tante domande alla mia famiglia: mio padre mi diceva che gli esseri umani erano stati sulla Luna e che forse un giorno io sarei riuscita a fare qualcosa di simile. Guardavo tanti video, collezionavo poster che raffiguravano lo spazio, e più mi informavo, più sentivo che la mia passione cresceva. Una volta, con i miei genitori, ho partecipato a un campo spaziale in cui mi hanno insegnato e fatto scoprire tante cose: forse è stato proprio quello il momento in cui mi sono innamorata dell’idea di lavorare nell’industria spaziale. E poi mi sono invaghita del pianeta Marte. Nessuno ci è mai stato prima e quindi ho pensato: Oh, nessuno c’è mai stato prima, quindi perché non andare, perché non voler studiare qualcosa che non è mai stato studiato prima.

A 12 anni, è stata la prima ragazza nella storia a frequentare tutti e tre i NASA Space Camps organizzati dalla NASA negli Stati Uniti, in Canada e in Turchia. «Sono esperienze che possono aiutarti a capire personalmente cosa ti piace e cosa non ti piace e ti aiutano a scoprire te stesso lungo il percorso».

È così che Alyssa ha capito cosa avrebbe voluto fare da grande. «Lo spazio è un argomento vastissimo, ci sono infinite possibilità su che tipo di lavoro si può fare, cosa studiare all’università e così mi serviva prendere una decisione». Ha iniziato quasi per gioco a fare un po’ di esperienza pratica nei laboratori organizzati nella sua scuola, per capire veramente cose le piacesse di più dello spazio (costruzione di razzi, ricerca scientifica, o entrare in una squadra di astronauti).

Oggi frequenta l’ultimo anno di università, è iscritta alla facoltà di biologia (in particolare un corso in astrobiologia); questo le permette di studiare le scienze e il modo in cui si applicano allo spazio. Passaggio fondamentale questo quando si vuole portare avanti un percorso di ricerca come quello che ha deciso di intraprendere: «Studiare i batteri qui sulla Terra ci aiuta a risolvere alcuni dei problemi che abbiamo nello spazio e cercare, poi, segni di vita in luoghi diversi, come Marte».

Su Marte nel 2033

«Al momento penso che lo spazio sia cresciuto in modo esponenziale e abbia offerto tante opportunità e possibilità di lavoro; è attivo e operante – ha aggiunto Alyssa -. Le agenzie governative che sentiamo spesso nominare, come la NASA o l’ISA, continuano a sperimentare e preparare nuove spedizioni. Hanno infatti in programma di tornare sulla Luna e poi, eventualmente, di andare su Marte nell’ambito del programma Artemis. Ci sono tante altre agenzie in tutto il mondo che partecipano e collaborano con la NASA e questo è davvero emozionante per me, che ho sempre pensato che lo spazio fosse una missione globale».

Non solo, Alyssa ha raccontato anche che alcune società private, come la Virgin Galactic, stanno pensando di portare avanti una serie di iniziative di turismo nello spazio suborbitale, per dare la possibilità a chi volesse di scegliere una meta alternativa per il prossimo viaggio. «L’idea alla base è rendere lo spazio accessibile a più persone, sia che si tratti di qualcuno che nutre la curiosità di andare nello spazio per sperimentarlo, sia nel caso di uno scienziato che fa ricerca e vuole vedere con i propri occhi i suoi studi prendere vita».

Alyssia ha concluso il suo intervento al MATE 2022 lanciando un messaggio di incoraggiamento a tutte le ragazze e i ragazzi in ascolto:

È così importante parlare dei vostri sogni e dei vostri obiettivi. È importante soprattutto metterci passione e farvi guidare dalle vostre ambizioni e da quello che vi piace fare, senza pensare a quanto sia difficile da realizzare. Lo spazio dà oggi infinite opportunità a chi ha una passione in questo ambito. Ci spinge ‘out of the box’, ponendoci davanti a tante incognite e questioni da risolvere, muovendosi in uno spazio senza confini e senza pregiudizi.

From a Childhood Dream to The First Person On Mars | Alyssa Carson | TEDxKlagenfurt

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Sofia Ferrante
Sofia Ferrante

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